La limerenza (o ultrattaccamento) è uno stato cognitivo ed emotivo caratterizzato da intenso desiderio per un'altra persona. Il termine fu coniato dalla psicologa Dorothy Tennov per descrivere lo stadio finale, quasi ossessivo dell'amore romantico.[1][2][3]
Il concetto rappresenta un tentativo di impostare scientificamente lo studio dell'amore romantico. Il termine limerenza si riferisce spesso a voler intendere lo stato di una persona che esprime un intenso desiderio di attaccamento, preoccupazione per la persona amata, e, come mostrano recenti ricerche sulla neurochimica, uno stato mentale simile ad un disturbo ossessivo-compulsivo.[4]
Secondo Tennov, esistono almeno due tipi di amore: "limerenza", quello che lei chiama attaccamento amoroso, e l'affetto amorevole, cioè il tipo di legame che gli individui instaurano con i propri genitori e i propri figli.[5]
Lo stato di limerenza è caratterizzato da pensieri intrusivi e da un'acuta sensibilità ad eventi esterni che riflettono la disposizione della persona nei confronti degli individui: si può provare un'intensa gioia o essere inclini a un'estrema disperazione, a seconda di come i propri sentimenti vengono ricambiati.
Molte lingue, a differenza dell'inglese, posseggono termini tradizionali per denotare la limerenza, come il tedesco Verliebtheit, lo scandinavo forelskelse, il brasiliano paixonite, o il russo влюблённость (vlyublyonnost).
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